
Specie
Cane
Categorie
Cani, Curiosità
A Cura di
Dr. Luca Giansanti

Rubrica
EncicloPet
Vi è capitato di vedere il vostro cane che ogni tanto salta un passo con una o entrambe le zampette posteriori?
Bene questa sintomatologia è tipica di una delle patologie ortopediche più diffuse nei cani di piccola taglia in particolar modo i chihuahua, barboncini, maltesi, Jack Russell Terrier, Pomeranian, bulldog francesi ed altri! Si chiama displasia rotulea ed è una condizione patologica che riconosce una compartecipazione ereditaria legata ad un anomalo sviluppo dell’asse femoro-tibio-rotuleo. In sostanza la rotula è un ossicino che servi a “stabilizzare” l’articolazione del ginocchio. A causa di questa anomalia anatomica durante la flessione e l’estensione del ginocchio la rotula fuoriesce dalla propria sede lussando medialmente (cioè verso l’interno) o lateralmente (cioè verso l’esterno)
In base alla gravità questa patologia può essere classificata in 4 gradi
- Grado 1°: la rotula è sempre nella sua posizione naturale ma può essere lussata manualmente.
- Grado 2° : la rotula è nella sua posizione naturale per la maggior parte del tempo ma tenderà periodicamente a lussare.
Grado 3°: la rotula è lussata per la maggior parte del tempo ma può essere posta manualmente nella sua posizione naturale.
Grado 4°: la rotula è perennemente lussata e non è possibile metterla manualmente nella sua sede naturale.
Nel 3º e 4º grado è sempre consigliato l’intervento chirurgico: unica terapia risolutiva per questa patologia, nel secondo grado l’intervento viene consigliato generalmente in relazione alla sintomatologia: se la zoppia molto è frequente (anche se ricorrente e non permanente) è consigliato operare!
La diagnosi viene emessa mediante la visita clinica e l’esame radiografico del ginocchio.
Il cane sente dolore? NO, è più un fastidio di tipo meccanico, legato all’impossibilità di svolgere naturalmente i movimenti fisiologici.


Ma perché si opera se non fa male?
Col passare del tempo le cartilagini della parte posteriore della rotula e del solco trocleare del femore si consumano in maniera anomala a causa dei movimenti articolari innaturali e la conseguenza inevitabile è lo sviluppo di osteoartrosi, che predispone (tra l’altro) alla rottura del legamento crociato per il quale servirà un intervento molto più impegnativo, costoso e doloroso di quello eseguito per la correzione della displasia rotulea.