
Specie
Cane
Categorie
Cani, Curiosità
A Cura di
Dr. Luca Giansanti

Rubrica
EncicloPet
Con il termine sterilizzazione si intende la procedura chirurgica o chimica volta a impedire la riproduzione di un individuo, sia temporaneamente che definitivamente. La sterilizzazione chirurgica prevede tassativamente l’asportazione delle ovaie, definita ovariectomia. Nel caso venga rimosso anche l’utero si parla di ovario-isterctomia. Un tempo si utilizzava anche rimuovere solamente l’utero (effettuando quindi un’isterectomia) ma questa pratica non ha senso perché non si rimuove l’organo responsabile di tutte le problematiche per cui è necessaria una prevenzione. Partiamo col presupposto che in natura la cagna si accoppierebbe una volta ogni sei mesi o una volta l’anno. Ad ogni accoppiamento dovrebbe corrispondere una gravidanza e l’allattamento, quindi un ciclo ormonale diverso da quello che riscontriamo in una cagna che non viene sterilizzata e non si accoppia! Alterare questo ciclo purtroppo espone la cagna a vari rischi.


I benefici della sterilizzazione del tuo cane
Vediamo dunque i pro e i contro della sterilizzazione e perché quasi tutti i veterinari consigliano di effettuarla.
Elimina il rischio di gravidanze indesiderate
Aumenta il controllo del randagismo
Elimina i problemi legati alla pseudogravidanza o gravidanza isterica o falsa gravidanza (pseudociesi volendo usare il termine medico corretto).
Elimina i problemi legati al calore: perdite ematiche dalla vagina durante il proestro e l’assalto dei maschi durante l’estro.
Elimina il rischio di patologie ovariche: cisti e tumori
Riduce fortemente il rischio di patologie uterine: tumori, prolasso, iperplasia endometraiale cistica, idrometra, la mucometra e la piometra,
Elimina il rischio di prolasso vaginale.
Riduce fortemente l’incidenza di tumori mammari (dalle 3 alle 7 volte).
Aumenta l’aspettativa di vita (del 26% secondo uno studio del 2013).
FAQ: Domande e risposte
Problemi legati alla Pseudogravidanza nel cane? La natura ha donato alla cagna la possibilità di prendersi cura dei cuccioli nati da altri elementi della stessa specie, questo dono però è stato concesso in cambio di un pegno da pagare: la presenza della Pseudogravidanza, si tratta di un momento fisiologico che tutte le cagne hanno dopo ogni calore (circa 2 mesi dopo). Nella maggior parte dei casi le pseudogravidanze sono asintomatiche o presentano solo alterazioni del comportamento: irritabilità o aggressività, gelosia nei confronti di oggetti inanimati (come pupazzetti o altro), iperattività o particolare ricerca di attenzioni, alcuni soggetti diventano invece più letargici e talvolta inappetenti, insomma ogni cagna ha il suo modo di reagire allo sbalzo ormonale. Tuttavia queste manifestazioni comportamentali non devono essere considerate patologiche. In questo periodo tuttavia gli stessi ormoni che modulano gli atteggiamenti comportamentali preparano gli organi sessuali femminili alla gravidanza e all’allattamento. Cosa succede dunque? La cervice si chiude per consentire l’attacco dell’embrione nell’utero che, in assenza di questo, diventa un ambiente adatto alla proliferazione di alcuni batteri capaci di creare, anche molto velocemente, un’infezione uterina definita piometra. Anche il tessuto mammario risente dell’influenza ormonale di questo periodo ed inizia a produrre latte.
Cos’è la Piometra nel cane? La piometra è un’ infezione dell’utero che può colpire le cagne intere durante la pseudogravidanza. In questo periodo, a causa delle elevate concentrazioni di progesterone l’endometrio si modifica producendo il “latte uterino”, questo si accumula nell’utero a fronte di una cervice che si chiude per consentire l’attacco dell’embrione. In assenza di questo, l’utero diventa un ambiente adatto alla proliferazione batterica che sfrutta il latte uterino e l’anaerobiosi come substrato perfetto e nell’arco di qualche giorno può anche condurre a morte il soggetto per sepsi. È una condizione tanto grave quanto frequente: colpisce una cagna intera su quattro entro i 10 anni di età. I sintomi sono: poliuria e polidipsia (aumento della sete e della frequenza di urinazione), inapetenza, febbre, vomito, scolo purulento/emorragico dalla vulva se la cervice è aperta; se invece la cervice resta chiusa lo scolo potrebbe non esserci e in questo caso bisogna prestare attenzione all’insorgenza degli altri sintomi perché aspettare potrebbe rivelarsi fatale: l’utero se non spurga si riempie fino ad esplodere causando una peritonite settica.
Ovariectomia o Isterectomia per la sterilizzazione del cane? È stato dimostrato che rimuovere ovaie e utero (ovaristerectomia) ha un maggior rischio di complicanze e un beneficio minimo rispetto alla sola ovariectomia.
Questo perché l’utero è un organo che ha una grande influenza ormonale e una volta tolte le ovaie tende ad atrofizzarsi. L’incidenza di tumori uterini su soggetti ovariectomizzati (a cui sono state tolte solo le ovaie) è irrisoria, mentre rimuovendo anche l’utero è possibile andare incontro alla patologia del moncone (infiammazione cronica che si sviluppa sulla sede della resezione uterina, che può avvenire anche molto tempo dopo l’intervento e spesso può richiedere revisione chirurgica), con frequenza maggiore rispetto alla possibilità che dopo un’ovariectomia insorga un tumore uterino.
Sterilizzazione del cane: Laparoscopia o Laparotomia? Nella cagna a mio avviso sempre la laparoscopia. Anche nelle piccole taglie la minor trazione sui legamenti, la riduzione della breccia operatoria e l’asepsi rendono la laparoscopia imparagonabile, soprattutto in vista del postoperatorio. Nella gatta secondo me non ha poi così tanto senso poiché la breccia operatoria della laparotomia è piccola e il tempo di esecuzione è sovrapponibile, ad un prezzo pari a circa la metà della laparoscopia. Vediamo quindi i pro e i contro della laparoscopia rispetto alla laparotomia:
PRO
- Minor trauma chirurgico
- Riduzione del sanguinamento
- Minor rischio di complicazioni post-operatorie
- Miglior ripresa del paziente
- Minor rischio di contaminazione settica
CONTRO
- Miglior ripresa del paziente
- Minor rischio di contaminazione settica
La sterilizzazione del cane allunga la vita? Sembrerebbe di si: Per l’esattezza il 14% per i maschi e il 26% in più per le femmine. Nel 2013 uno studio americano molto interessante ha esaminato 70 mila cani nell’arco di 20 anni e oltre a confermare che gli animali sterilizzati vivono più a lungo, ha anche analizzato le principali cause di morte. Ne risulta che la sterilizzazione diminuisce fortemente il rischio di morire per infezioni, traumi, malattie vascolari e degenerative, ma aumenta il rischio di morte per neoplasie e malattie autoimmuni.
La sterilizzazione cambia il carattere del cane? NO! È un falso mito, nato da uno studio che interessa alcuni pastori tedeschi, razza in cui si è notato che la sterilizzazione della femmina tra i 5 e i 10 mesi, portava ad un aumento della aggressività verso persone non familiari, e che se le femmine avevano manifestato già una tendenza alla aggressività, questa veniva esasperata. Tale studio concludeva che in questi soggetti era consigliato aspettare l’anno di età per evitare tale inconveniente, a rinforzo di un altro studio risalente sempre agli anni 90, che ha evidenziato come un ristretto gruppo di cani meticci sterilizzati prepuberi (prima del primo calore) risultavano essere più nevrili, eccitabili e fobici, rispetto a cani sterilizzati in età più avanzata. Di fatto la sterilizzazione elimina o riduce solo i comportamenti sessuali legati all’attività ormonale quali le “fughe d’amore”, le aggressioni tra individui della stessa specie e le marcature urinarie…
Tutti gli altri cambiamenti comportamentali sono verosimilmente delle coincidenze potenzialmente legate ad altro (non alla rimozione degli ormoni) e possono infatti essere prevenuti, mitigati e corretti grazie all’ausilio di educatori e comportamentalisti.
Sterilizzazione del cane e tumori. Le neoplasie sono tra le principali cause di morte nei pets. Tra i fattori che contribuiscono al loro sviluppo: la predisposizione genetica, la razza, l’età, lo stile di vita, infezioni virali, l’ambiente, processi infiammatori cronici etc. La sterilizzazione può ridurre il rischio di insorgenza di alcune neoplasie, come ad esempio quelle mammarie, uterine e ovariche… ma può aumentare il rischio di insorgenza di altre, come ad esempio il linfoma. In uno studio condotto su alcuni golden retriver le femmine sterilizzate hanno il doppio del rischio di sviluppare linfoma rispetto a quelle intere. Sempre in questa razza il rischio raddoppiava anche per mastocitoma ed emangiosarcoma splenico (della milza).
Per capire quanto è importante la razza e quanto non si possa fare d’ogni erba un fascio, nei labrador non si evidenzia la stessa incidenza, ma solo un aumento del 5% del linfoma e del mastocitoma. Nel pastore tedesco la sterilizzazione aumenta il rischio di emangiosarcoma splenico. Anche l’osteosarcoma può essere favorito dalla sterilizzazione, soprattutto in alcune razze come i rottweilers. Riguardo all’incidenza di tumori mammari, studi recenti mostrano che le femmine intere presentano una probabilità tra 3 e 7 volte più alta rispetto a quelle sterilizzate di sviluppare tumori mammari. Questi sono tra le più frequenti neoplasie del cane, e un indagine statistica condotta proprio in Italia tra il 1985 e il 2002 su cagne intere rilevò un’incidenza del 70% (attualmente sembra anche esser aumentata), mentre uno studio analogo in Norvegia rilevò una prevalenza del 53%, di cui tra il 35 e il 50% maligni, ecco perché i tumori mammari sono considerati dai veterinari tra i più preoccupanti.
Quando sterilizzare il cane: prima o dopo il primo calore? Non è assolutamente consigliato sterilizzare il cane prima del primo calore. Questa credenza popolare nasce da uno studio che ormai ha più di 40 anni e che mostrava una riduzione del rischio del 99,5% se la sterilizzazione veniva effettuata prima del primo calore, del 92% se fatta tra il primo e il secondo calore e del 75% se dopo il secondo, mentre nessuna differenza veniva evidenziata se il cane veniva sterilizzato dopo i 2 anni e mezzo di età. Studi più recenti sulla incidenza dei tumori mammari hanno invece chiaramente evidenziato la debolezza del precedente studio, ovvero che il nesso causale tra sterilizzazione e annullamento del rischio di tumori è poco significativo.
al contrario la sterilizzazione prepubere aumenta la probabilità di sviluppare osteosarcomi, linfomi, mastocitomi, ed incontinenza urinaria. L’incontinenza urinaria, invece, è una condizione che si verifica tra il 3 e il 25% dei casi. Può manifestarsi pochi mesi dopo l’intervento o comparire a distanza di 10 anni, anche se la maggior parte delle situazioni si verificano entro i 3 anni dalla procedura. L’incidenza maggiore ce l’hanno i cani sopra i 20 kg e in sovrappeso, ed ha anche una predisposizione di razza. Infatti i boxer, i dobermann, i rottweiler e gli schnauzer sono particolarmente soggetti. Ad ogni modo la sterilizzazione dopo il primo calore dimezza il rischio di insorgenza.Sterilizzare il cane dopo la Mastectomia. Sterilizzare una cagna al momento della mastectomia è consigliato, poiché sterilizzare al momento della mastectomia evita al 56% la recidiva di tumore mammario nella fila controlaterale. Ricordate che non è mai troppo tardi per sterilizzare se il soggetto è in grado di essere sottoposto ad anestesia. Ovviamente si tratta di statistiche, ecco perché non è semplice rispondere alla domanda “sterilizzare è giusto?”
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